Progetto psicomotricità – “Giochiamo a distanza”
La proposta di questo progetto nasce dalle nuove esigenze createsi a causa dell’emergenza sanitaria per Covid-19 che ci ha indotti a ripensare a tutte le nostre abitudini quotidiane a partire dal mantenimento della distanza dagli altri.
Le prescrizioni ministeriali e sanitarie hanno richiesto, quindi, una forte capacità di adattamento tanto nelle famiglie quanto nelle attività didattiche e nella pratica psicomotoria.
In questa nuova prospettiva, però, l’obiettivo della scuola dell’infanzia deve essere ancora lo
sviluppo armonico della personalità del bambino tra i 3 e i 6 anni attraverso il riconoscimento della
sua individualità e delle sue differenti modalità espressive declinabili nelle sfere corporea, sociale,
intellettiva ed emozionale.
Queste modalità sono al momento condizionate da regole esterne, che ne influenzano l’espressività,
e dall’esperienza di distanziamento sociale, che ha profondamente modificato le dinamiche abituali
dei bambini.
Nel nuovo scenario delineato, la Psicomotricità si inserisce come proposta funzionale e di aiuto
nelle dinamiche proprie della crescita del bambino, che sono e continuano ed essere influenzate da
questo periodo che si rivela povero di relazioni sociali e di possibilità di compiere esperienze
ludico-motorie in spazi adeguati e possibili.
L’attività di psicomotricità è, da sempre, un momento “privilegiato” nel quale il bambino esprime e
libera le proprie tensioni, in un’interazione creativa del sé corporeo con l’altro, con il mondo degli
oggetti, con lo spazio e con il tempo attraverso uno strumento fortemente motivante quale è il gioco.
Questa peculiarità permette al bambino di scoprire e rafforzare con più facilità la propria
individualità, di imparare ad ascoltare e ad ascoltarsi, di attivare relazioni interpersonali positive
con i pari e con gli adulti, rafforzando allo stesso tempo la propria autostima e autonomia.
SCOPO DEL PROGETTO
La Psicomotricità, in quanto forma educativa dell’espressività motoria, favorisce, non solo lo
sviluppo delle competenze motorie, che sono alla base dell’apprendimento, ma anche e soprattutto
lo sviluppo affettivo, relazionale e cognitivo del bambino. È inoltre un utile strumento di
promozione alla salute, intesa come processo costruttivo che attiva i bisogni e le risorse degli
individui, e di prevenzione del disagio, poiché può incidere sui fattori di rischio e sulle difficoltà
dello sviluppo del bambino.
Partendo da questi presupposti e dalla collaborazione tra psicomotricista e insegnante, il progetto si
propone di favorire uno spazio di movimento e gioco al fine di sostenere lo sviluppo armonico dei
bambini attraverso attività guidate che sappiano comunque accogliere la spontanea espressione
della loro individualità, ma che tengano conto da una parte del bisogno di recuperare la socialità con
nuove modalità di relazione e dall’altra del bisogno di espressione di un bagaglio emotivo
probabilmente carico di emozioni contrastanti e poco conosciute ,che il periodo appena trascorso ha
innescato, pur sempre mantenendo il rispetto della distanza dagli altri.
OBIETTIVI E METODOLOGIE
OBIETTIVI GENERALI
Offrire contesti di socializzazione, gioco ed educazione, volti a favorire il benessere dei bambini
– Favorire la scoperta dello spazio dalla conoscenza dello spazio personale all’esplorazione dello
spazio extrapersonale, nel rispetto reciproco dello spazio personale altrui;
– Favorire la riscoperta delle potenzialità motorie attraverso coordinazioni motorie di base in
relazione al corpo, allo spazio e al tempo;
– Favorire la riscoperta del Sé corporeo e la consapevolezza delle proprie percezioni sensoriali;
– Favorire il riconoscimento dell’altro e la relazione attraverso l’ascolto;
– Sviluppare nuove modalità di relazione con l’altro e favorire il rispetto delle regole;
– Sviluppare la conoscenza del tempo attraverso la percezione e la conoscenza del ritmo;
– Favorire il riconoscimento e la consapevolezza delle proprie emozioni promuovendone la loro
espressione sul piano corporeo e verbale;
– Favorire la gestione delle emozioni e la capacità di autocontrollo;
METODOLOGIA
Il progetto si rivolge ai bambini della scuola dell’infanzia. Al fine di rispettare le disposizioni
sanitarie, si prevede la creazione di piccoli gruppi che ruoteranno su turni di 45 minuti di attività e
10\15minuti dedicati alla sanificazione della stanza per l’entrata del gruppo successivo. Le attività
verranno proposte sotto forma di gioco strutturato e semi strutturato per lo più senza l’ausilio di
oggetti in uso ai bambini; nel caso si renda necessario l’uso di un oggetto verranno utilizzati
materiali usa e getta che potranno sostituire l’oggetto stesso oppure sarà richiesto ai bambini di
portare ciascuno il proprio oggetto da casa.
ASPETTI POSITIVI DEL LAVORO IN PICCOLO GRUPPO
– Possibilità di osservare e rispondere in maniera più specifica ai bisogni dei bambini.
– Permette di stimolare apprendimenti cooperativi. Favorisce più significative interazioni sociali tra
bambini Favorisce dialogo e ascolto.
Gli incontri saranno strutturati in modo da far vivere ai bambini esperienze che li aiutino a
canalizzare stati d’animo, sentimenti, emozioni e vissuti, sollecitati da diversi canali e forme di
espressione personale quali il movimento, la drammatizzazione, la sperimentazione del suono e
della musica, la rappresentazione graficopittorica e plastica. Si cercherà di offrire ai bambini la
possibilità di vivere e sperimentare il loro bagaglio espressivo ed emotivo.
Verrà dato spazio, nell’interazione tra pari, all’utilizzo dei mediatori simbolici della comunicazione
(voce, sguardo, gesto, oggetto, suono, produzioni grafiche e plastiche e il linguaggio dove sarà
possibile, in una modalità di scambio che riconosca, accolga e valorizzi le individualità e le
differenze presenti nelle dinamiche relazionali di gruppo. La dimensione relazionale avrà uno
spazio fondamentale soprattutto considerato il bisogno sociale del bambino in questa fase e lo
aiuterà a scoprire modalità di scambio e di comunicazione con l’altro che rispetti i criteri di distanza
rinforzando i canali di comunicazione che non comportino l’uso del contatto.
ATTIVITA’
Le varie attività saranno proposte all’interno di esperienze espressive e di scoperta diverse:
– il gioco: gioco corporeo e di percezione, giochi cooperativi, giochi di ruolo ed espressivi;
– lo spazio: esplorazione, percezione ed organizzazione, strumento di conoscenza di sé e di
relazione nel rapporto con l’altro.
Attraverso attività guidate e strutturate faciliterà lo sviluppo di abilità cognitive: nozioni spaziali,
attenzione e memoria;
– tempo, suono e temporalità: strumento per la conoscenza e lo sviluppo di abilità di percezione e di
autoregolazione del sé e dell’ascolto.
– canali di comunicazione non verbale: sguardo, espressione del volto, gesti, postura, voce verranno
esplorati come possibilità di interazione con l’altro in una dimensione ludica e creativa che oltre a
favorire modalità relazionali che sostituiscano il contatto corporeo permetteranno , ai bambini ,di
conoscere e di potenziarne l’uso nella condivisione;
– oggetti: si proporranno materiali che possono essere lavati o buttati; diventeranno stimolo di
scoperta del proprio potenziale percettivo, motorio, creativo.
– musica: sarà un contenitore che valorizzerà il potenziale espressivo/emotivo, creativo ma anche
attentivo ;
– Atelier artistici (disegno/colore – manipolazioni plastiche) nella rappresentazione creativa il
bambino avrà la possibilità di esprimere e dare voce al proprio vissuto emotivo arricchendolo di
significato e conoscenza;
– verbalizzazione: verrà favorita come possibilità di espressione di sé e del proprio pensiero, di
racconto e di presa di consapevolezza del proprio vissuto, come strumento di confronto, di
riflessione e autoregolativo nel riconoscimento dell’altro.
VERIFICA FINALE CON LE INSEGNANTI
Valutazione dei risultati raggiunti – evoluzione e involuzioni del gruppo – contenuti messi in gioco – abilità
sviluppate.
OPERATORE: Paola